Mario Luzi
La pittura di Magazzini mi sorprende come una pagina familiare eppure imprevista. Egli può, come pochi altri pittori novecenteschi che l’hanno preceduto, abbinare visione e solidità. E infatti mi guardo con un concreto piacere questi paesaggi saldamente impiantati nella loro sostanza e nell’attenzione e nell’immaginazione congiunta dell’artista che opera a trasformarli. A trasformarli in se stessi, senza tradirli. Così anche noi li sentiamo più reali della frammentaria realtà, a cui sono stati sottratti. Un’arte pulita, ferma, convincente.